La scommessa di Antonio Manna – ingegnere, originario di Collelongo e residente a Castello di Fagnano – è un albergo diffuso che sarà inaugurato il prossimo 27 luglio.

Ma come nasce l’idea di creare un’attività ricettiva, in una frazione che conta, sì e no, 40 abitanti? Antonio Manna lo racconta alla redazione de Ilcapoluogo.it. «Io vivevo a Castello di Fagnano, insieme a mia moglie Arianna e mia figlia Giulia, prima che il terremoto del 6 aprile 2009 arrivasse a buttar giù quasi tutto.

 

 

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Un albergo diffuso a Castello di Fagnano Alto: quando le radici del cuore hanno il coraggio di sfidare le regole della società.

La scommessa di Antonio Manna – ingegnere, originario di Collelongo e residente a Castello di Fagnano – è un albergo diffuso che sarà inaugurato il prossimo 27 luglio.

Ma come nasce l’idea di creare un’attività ricettiva, in una frazione che conta, sì e no, 40 abitanti? Antonio Manna lo racconta alla redazione de Ilcapoluogo.it. «Io vivevo a Castello di Fagnano, insieme a mia moglie Arianna e mia figlia Giulia, prima che il terremoto del 6 aprile 2009 arrivasse a buttar giù quasi tutto.

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«Il sisma ci ha messo di fronte a un bivio: andare via con la bambina e lasciare tutto o restare. Alla fine ha vinto l’amore per questi luoghi, che mi hanno trasmesso i mie genitori, in particolare mia madre, Aurora, originaria di Fagnano. Insomma questo territorio meraviglioso, nascosto dal mondo, è sempre stato casa mia e la mia famiglia, che nel post sisma è cresciuta con l’arrivo di Francesco, lo considera tale. Mia moglie, originaria di Avezzano, è innamorata quanto me dei luoghi, ed è sempre entusiasta di ciò che stiamo realizzando, anche se con molti sacrifici e tra mille difficoltà. La casa dove vivevamo, a distanza di quasi 10 anni dal sisma, è stata completamente recuperata ed ha 3 camere matrimoniali. Affascinati dai luoghi, con la società di famiglia, che porta il nome di mia madre, abbiamo deciso di acquistare un’altra proprietà nel borgo. Occupandomi per professione di finanziamenti, abbiamo predisposto un progetto che ci è stato cofinanziato da Invitalia, recuperando così l’immobile realizzandovi ulteriori quattro camere da letto».

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«In totale, quindi, saranno 7 le camere da letto, tutte matrimoniali, a disposizione nella struttura, che avrà il nome di ‘Castello di Fagnano – Albergo Diffuso’. Il vitto è affidato al ristorante “Il Castello” che vanta una tradizione gastronomica ultraventennale con cucina a base di prodotti tipici locali, quali il tartufo e lo zafferano. E adesso, insieme, la scommessa a Castello di Fagnano: una struttura ricettiva, realizzata come autentico albergo diffuso, dove regalare momenti di relax, svago e spensieratezza a chi si troverà a soggiornare nella piccola frazione potendo usufruire anche di una piccola SPA ed una piscina esterna. Inserita in un territorio che, si sa, anche ben prima del sisma, fa i conti con uno spopolamento senza freni. Dopo il sisma moltissime sono le famiglie che hanno lasciato i paesi del cratere e ad oggi – nonostante la ricostruzione, le case riconsegnate e la vita che, pian piano, ricomincia – i giovani scelgono sempre più spesso di non tornare indietro, ma di andare avanti, lasciandosi questi paesi alle spalle».

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«Per Fagnano non sarà così: l’obiettivo a breve termine è quello di promuovere la struttura ospitando un turismo di qualità, mentre a lungo termine, anche con il coinvolgimento di altri privati e dell’Amministrazione del Comune di Fagnano Alto, sempre disponibile per iniziative di sviluppo del territorio, stiamo lavorando per poter recuperare in chiave turistica l’intero borgo, anche per consentire ai giovani di poter avviare un’attività connessa al turismo e restare in questi luoghi che non hanno nulla da invidiare a quelli più noti di altre regioni d’Italia».

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Quella di Antonio ed Arianna, quindi, è la storia di una coppia che ha raccolto le macerie di un terremoto, per rimettere insieme i pezzi di un nuovo futuro, costruito sulle fondamenta di uno sviluppo possibile, anche quando si parla di aree interne. 407 abitanti distribuiti su dieci frazioni è il dato preoccupante, ma che non spaventa Antonio ed Arianna, pronti ad una nuova sfida, che li porterà controcorrente, ma sempre e comunque nei luoghi del cuore:«Dedichiamo questa iniziativa ai nostri familiari ed ai nostri figli come atto d’amore per questa splendida terra! Veniteci a trovare a Castello di Fagnano».

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albergo diffuso fagnano

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articolo del 14 luglio 2019 – di Kristin Santucci